Il decimo uomo

“Se nove di noi leggono un’informazione e arrivano alla stessa conclusione, è compito del decimo uomo dissentire. Per quanto improbabile possa sembrare, il decimo uomo deve investigare con il presupposto che gli altri nove sbaglino.” (World War Z)

Quest’idea viene da un film “di zombie” che ho visto pochi giorni fa. E’ l’unica cosa che si salvi di tutto il film, se vi può consolare. L’idea mi ha colpito (come deve aver colpito l’intero pubblico, semplicemente perché se vai a vedere un film di zombie sei già del tuo portato ad accettare che l’impossibile possa verificarsi), e si è accoccolata in un angolino del cervello, in paziente attesa.

Oggi, intervenendo in una discussione sul gruppo Facebook Salvaiciclisti-Roma, ho compreso che #SIC è per la nostra cultura l’equivalente del “decimo uomo”. Con una differenza fondamentale rispetto al film, ovvero che qualsiasi evidenza logica si porti non si viene comunque ascoltati.

#SIC è prevalentemente un movimento di natura culturale, cresciuto sulla costruzione di eventi di denuncia e sensibilizzazione. Se nove italiani su dieci sono convinti che non ci siano alternative al modo attuale di pensare alla mobilità individuale, scopo di #SIC è rimettere in discussione questa tesi, in ogni sua forma e modalità.

Viviamo in un paese paradossale, dove il comportamento tipico è ignorare e trasgredire le norme di comportamento (e le leggi) che noi stessi ci siamo dati, dove si impara sin da piccoli a trovare giustificazioni, scuse ed alibi per non fare quello che si dovrebbe, e per scaricarne le colpe sugli altri. Lo sport nazionale è lo scaricabarile: trovare qualcuno/qualcosa da incolpare per le proprie manchevolezze.

Fungere da “cattiva coscienza” per molti che vorrebbero invece sentirsi rassicurati nel proprio ruolo di bravi cittadini è non solo faticoso, ma spesso emotivamente estenuante. Da ultimo, non è che serva poi a molto… se una minoranza è troppo esigua, per quanto sia nel giusto non riuscirà a farsi ascoltare.

E il “rischio di essere …una freccia puntata in una direzione che nessuno segue”, paventato ormai quasi trent’anni fa, appare ora materializzarsi in tutta la sua spietata concretezza.

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