Il Grande Sentiero Anulare

L’idea mi frullava in testa da parecchio tempo: realizzare un video-documentario sul G.S.A. – Grande Sentiero Anulare. Fin qui, però, l’impresa mi era parsa sempre troppo ardua per le mie modeste forze, ed anche le richieste di aiuto ad amici del settore non avevano sortito l’effetto desiderato.

Poi, una settimana fa, l’esperimento col reportage sulla pista ciclabile di viale Palmiro Togliatti mi ha reso consapevole di essere ormai in grado di portare a termine l’impresa anche da solo, pur pagando il prezzo di una realizzazione stra-amatoriale.

Volendo lavorare su un formato a maggior qualità, in settimana ho provveduto all’acquisto di una scheda di memoria più capiente, ho atteso il primo giorno festivo utile (8 dicembre), mi sono alzato di buon’ora ed ho percorso l’intero anello di una cinquantina di chilometri guidando la bici con una mano sola, filmando con l’altra e blaterando qua e là commenti in gran parte eliminati in fase di editing.

La parte più impegnativa è stata però il giorno dopo, rimettere insieme i passa 250 spezzoni: tutto il pomeriggio del giovedì si è involato nella conversione di 20Gb di filmato formato .MOV in Full-HD 1080 in qualcosa di gestibile dal programma di video editing… quindi applicare gli effetti di transizione, tagliare le parti inutili, trovare le musiche adatte (open source su Jamendo.com, ché non ho soldi per pagare pure i diritti di riproduzione) montarle e confezionare il tutto.

Quindi, dulcis in fundo, esportare il tutto a bassa risoluzione per avere un file di dimensioni compatibili con l’upload su youtube (DivX) ed operarne il caricamento. E questo è il risultato.

Diciamo che mi sono dovuto praticamente inventare un nuovo mestiere in due giorni, e che metà di questo ponte festivo l’ho passato a lavorare, ma sono contento del risultato. Credo che restituisca bene quello che vede un ciclista in giro per la città, e la bellezza di andare in bicicletta perfino a Roma. Mi piacerebbe che potessero vederlo in tanti, non tanto per narcisismo (mi vedo orribile ed odio il timbro della mia voce registrata) ma proprio per diffondere l’idea dell’andare in bici.

Il video è pubblico, segnalatelo, consigliatelo, “embeddatelo” nei vostri blog e nei social network… e se qualcuno vi chiede cosa si prova ad andare in bicicletta fateglielo vedere, non sia mai che si convinca.

8 pensieri su “Il Grande Sentiero Anulare

  1. caro mammifero bipede
    a sua disposizione per prossime riprese e/o montaggi o semplicemente consigli se ne ha bisogno: ciclista 40enne in erba con appena 4 mesi di uso regolare della bici.
    ma con 26 km 2/3 volte a settimana per e dall’ufficio comincio ad apprezzare il mezzo

  2. Grazie per la disponibilità, per ora penso di farne almeno un altro “in autonomia”, poi ci ragionerò su. Teniamoci in contatto, magari via e-mail (marco . pie @ gmail . com)

  3. Grazie Marco per questo giro, che potrebbe essere il giro più bello del mondo, ma che soprattutto grazie a te, imparai a conoscere e riconoscere, anni addietro, come i luoghi del mio vissuto più spensierato.
    Elio

    P.s.: se tutti riuscissero ad imparare un mestiere in due giorni, come hai fatto tu, questo Paese non conoscerebbe la piaga della disoccupazione.
    Il re-inventarsi, oggi, resta la sfida più ardua.

    • Ciao Elio, avvisa quando capiti a Roma che se ti va andiamo a rifarlo!

      Quanto al “mestiere imparato in due giorni” era un’ovvia esagerazione… in due giorni si impara a maneggiare un software in maniera rudimentale, ma il gusto per tagliare le inquadrature, o per la scelta delle musiche da abbinarci, sono cose che si affinano negli anni (comunque riuscire a tirar fuori qualcosa di nuovo dal bagaglio accumulato rimane cosa non banale).

  4. Complimenti Marco! Documentario molto coinvolgente, mi ha dato la sensazione che pedalassi anch’io! Chiarissima la descrizione dei percorsi ciclistici e scelta perfetta nell’accompagnamento musicale.

    • Grazie Rita, sono contento che ti sia piaciuto.
      Se a te ha dato la sensazione di stare pedalando, forse la mia aspirazione di provare a raccontare l’esperienza della bicicletta anche a chi non ci va non era poi troppo ottimista… 😉

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