Otto anni fa una versione molto più giovane del sottoscritto decideva di aprirsi un blog. Non un gesto impulsivo, bensì la naturale evoluzione di un percorso, iniziato in anni molto lontani, che mi aveva condotto fin lì. Un percorso fatto di diari scarabocchiati, fumetti improbabili, racconti mai pubblicati, lettere cartacee ed elettroniche, giornalini parodistici e la partecipazioni ad esperienze di scrittura online più o meno collettive ed altrettanto più o meno naufragate.
In realtà, a ben vedere, quel percorso aveva radici ancora più lontane. Tendiamo, solitamente, a descrivere le nostre azioni in termini di scelte o affermazioni di volontà, mentre sarebbe più appropriato trattarle in termini di reazioni a pulsioni difficilmente resistibili. Scegliamo i dettagli, ma sono le “necessità” che ci trascinano. Nel mio caso tale “pulsione irresistibile” è sempre esistita nei confronti della parola scritta, della descrizione, della narrazione.
Guardando ancora oltre, il linguaggio complesso, la capacità di concettualizzazione ed astrazione, sono caratteristiche peculiari della nostra specie, cresciute di pari passo all’affermazione del cervello come principale attributo per la sopravvivenza. Mentre le altre forme di vita raffinavano strategie più classiche per procurarsi il cibo e sfuggire ai predatori (forza, fisica, velocità, armi naturali), la specie “homo” sviluppò la capacità di interpretare il mondo, con la conseguente esigenza di descriverlo, di narrarlo.
Senza quella esigenza non saremmo diventati quello che siamo: in positivo un popolo di artisti, sognatori, inarrivabili creatori di meraviglie; in negativo un branco di scimmie arroganti e supponenti che pretendono di disporre del pianeta che gli ha dato la vita (d’altronde, “bene” e “male” sono astrazioni troppo strettamente intrecciate per poter esistere l’una in assenza dell’altra, e non potrebbe essere diversamente dal momento che le abbiamo inventate noi).
Ma di cosa stavo parlando? Ah, già, del mio blog: Mammifero Bipede. Esiste da otto anni, ormai, se la cosa dovesse avere qualche importanza, per voi o in generale…
Quanto meno mi cimento a leggerti. 😉
🙂
Caro Marco! Buon compleanno, complimenti, e un buon nuovo anno anche! Il tuo fedele lettore Manfred.
Grazie!
Scrivi sempre benissimo, è un piacere leggerti anche se ti conosco da soli due dei tuoi otto anni
Se scrivo bene è perché mi sono dotato di una tastiera molto performante… 😛