(prosegue la serie di approfondimenti dei punti sinteticamente elencati nel post intitolato: “Sui processi di Inganno”)
La Volontà può scegliere di applicare la Razionalità, oppure di ingannarsi La Volontà inganna se stessa producendo razionalizzazioni e finendo col crederci L’esercizio di Volontà è inscindibile da meccanismi di auto-inganno |
La razionalità, come abbiamo visto, si è rivelata un potente strumento di manipolazione del mondo e della realtà fattuale. Una sua applicazione indiscriminata può, tuttavia, risultare controproducente, minando l’efficienza delle funzioni biologiche primarie degli individui: sopravvivenza e successo riproduttivo.
Un primo problema discende dai tempi e dall’attenzione richiesti per elaborare le informazioni ricavate dal mondo esterno, informazioni poi non sempre disponibili in quantità sufficienti ed in forme adeguate.
Dover gestire una mole incongrua di fatti, oltretutto potenzialmente ambigui, può causare il blocco dei processi razionali e l’emergere di processi mentali ripetitivi ed inconcludenti, capaci di generare stress e dar luogo a comportamenti svantaggiosi sotto diversi profili.
Allo stesso modo un eccesso di consapevolezza, in particolare quando si affrontino situazioni emotivamente difficili o impossibili da gestire, come una malattia, la stessa vecchiaia o l’idea della morte, risulta potenzialmente disfunzionale, generando una mole soverchiante di pensieri negativi, dannosi per il benessere individuale.
In individui particolarmente sensibili ciò può condurre, non di rado, a comportamenti autodistruttivi. In questo scenario si inquadrano diverse delle derive comportamentali legate allo stordimento (alcol, droghe) ed in ultima istanza al suicidio.
Non è un caso che molte delle filosofie orientali siano focalizzate su tecniche di gestione della mente (meditazione) atte a svuotare la coscienza dall’accumulo di pensieri e preoccupazioni, portato negativo dell’eccesso di consapevolezza.
Per far fronte a questi potenziali guasti il cervello attua spontaneamente specifiche modalità di auto-inganno, i Bias Cognitivi [1], ovvero razionalizzazioni sbrigative, spesso prive di fondamento, che consentono alla sfera emozionale di riprendere il controllo nei momenti di impasse e contenere il rischio di collasso dei processi razionali.
L’acquisizione di capacità di auto-inganno appare pertanto come un necessario ed inevitabile corollario allo sviluppo del pensiero razionale, atta ad impedire che le funzioni cognitive superiori interferiscano con gli imperativi biologici. Un’articolazione obbligata degli strumenti a disposizione della nostra sfera emotiva che si sviluppa in parallelo all’aumento dell’intelligenza e delle abilità di analisi logica.
In sintesi: l’abilità di comprendere la realtà in maniera obiettiva e spassionata porta con sé tutta una serie di complicazioni, che richiedono di essere gestite per non finire col compromettere la nostra capacità di sopravvivenza e riproduzione.
Gli strumenti cognitivi di auto-inganno emergono nel corso dello sviluppo della razionalità proprio per consentire alla sfera emozionale di bypassare, ove necessario, i processi razionali, senza minare la fiducia in essi. Una soluzione che può apparire poco soddisfacente ma che, in termini evolutivi, è risultata premiante.
Conseguenza interessante dell’esistenza dei meccanismi di auto-inganno è che non possiamo mai aver certezza di stare sviluppando un’analisi razionale o, al contrario, di appoggiare le nostre convinzioni su una razionalizzazione priva di reale fondamento. È questo uno dei principali motivi per cui risulta difficile sviluppare un confronto costruttivo su convinzioni non condivise.
La capacità di analisi razionale risulta pertanto limitata all’ambito conoscitivo, mentre qualsiasi applicazione pratica delle nozioni apprese è mediata dalla sfera decisionale, agita dagli ‘imperativi biologici’ e capace di sovvertire senza difficoltà qualsiasi evidenza entri in contrasto con essi.
I meccanismi di auto-inganno vengono rafforzati ed amplificati dalla condivisione sociale, fissandosi in Bias Culturali che tendono a strutturarsi in Processi di Inganno i quali, col tempo, si formalizzano in Ideologie [2].
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