Nell’attesa del futuro rilascio di un’app per smartphone che dovrebbe finalmente consentire a tutti di percorrere il Grande Raccordo Anulare delle Bici, vado sperimentando soluzioni alternative ed immediate, anche per testare limiti e potenzialità di una simile soluzione.
Il problema, come ben sanno tutti quelli che hanno difficoltà ad orientarsi, è che non sempre si ha a disposizione qualcuno che conosca il tracciato ad accompagnarci. Nei secoli si è cercato di porre rimedio a questo inconveniente creando la branca scientifica della geografia, purtroppo neppure questo è bastato, rimanendo il livello di astrazione delle mappe alla portata di molti, ma non di tutti.
Più recentemente la tecnologia GPS (Global Positioning System) ha cambiato nuovamente le carte in tavola, trasferendo le mappe all’interno di dispositivi in grado di rilevare automaticamente la propria posizione calcolandola in base ad una costellazione di satelliti in orbita.
Fino a qualche tempo fa questi dispositivi esistevano unicamente come oggetti a sé stanti, più recentemente le tecnologie GPS sono entrate a far parte, come il 99% del mondo informatico, del telefono che abbiamo in tasca.
La tecnologia GPS consente di fare molto più che guardare le mappe con un bel puntolino che vi strizza l’occhio come a dire “voi siete qui”. Quello che è il vero motivo di forza è la possibilità di disegnare sulle mappe un tracciato e seguirlo fedelmente, guidandoci con sicurezza in posti mai visti prima. Per fare questo occorre che il tracciato sia disponibile in un file con estensione .gpx o simili (gpx è lo standard più diffuso). Per questo abbiamo messo online, nell’ultima pagina del sito del GRAB, le tracce .gpx nelle due versioni:
Classic = percorrenza in senso antiorario
Reverse = percorrenza in senso orario
Le tracce possono essere scaricate anche cliccando sui link qui sopra.
(n.b.: le versioni dei tracciati scaricabili dal sito del GRAB sono state aggiornate successivamente alla pubblicazione di questo post… per uno scrupolo filologico si è qui scelto di mantenere disponibili le versioni pubblicate originariamente)
Le due tracce si differenziano essenzialmente per la presenza di strade a senso unico che, qua e là, obbligano a piccole deviazioni, oltre al fatto che il “Reverse” è immaginato per chi abbia già percorso il “Classic” ed evita perciò il passaggio bellissimo ma farraginoso per il centro città, preferendo collegare Caracalla al Tevere passando per la direttrice Circo Massimo anziché passare per Via dei Fori imperiali – Campidoglio – Portico d’Ottavia.
Chi già possieda un dispositivo GPS non avrà bisogno di spiegazioni ulteriori, chi voglia sperimentare l’uso di uno smartphone dovrà necessariamente installare un’app in grado di visualizzare le tracce .gpx. Delle molte disponibili ho alla fine scelto Oruxmaps, che consente di scaricare le mappe sul telefono e viaggiare con la connessione dati disabilitata, cosa che riduce enormemente il consumo di batteria.
Si può pensare a una app che si possa usare a schermo spento (è lo schermo il componente che consuma di più).
Il sensore GPS rimarrebbe acceso.
Quando il sensore GPS “capisce” che sei in una certa zona dove ci possono essere dubbi, si attiva automaticamente lo schermo per vedere dove andare. Nei lunghi tratti in cui basta seguire il percorso e non ci sono dubbi, lo schermo si spegne automaticamente.
Addirittura si potrebbe pensare anche che quando si arriva in un punto dubbio, si attivi una comunicazione vocale che dica “al prossimo bivio gira a sinistra”, oppure “prendi la salita a sinistra per uscire dalla ciclabile del Tevere” senza neanche dover attivare lo schermo
L’app interamente ‘vocale’ ce l’ho in testa da mesi, ma è dura da far comprendere a gente abituata a ragionare di mappe… (secondo me è la prossima rivoluzione, e la farà qualcun altro 😦 )
Per esperienza con uno smartphone medio da 4,5″ (più grande è lo schermo maggiore è il consumo energetico), magari messo in modalità risparmio energetico, ancora meglio disattivando Wi-Fi e connessione dati. In quest’ultimo caso occorre utilizzare una app che consenta di scaricare le mappe offline, come Locus (esistente anche in versione Free) o Oruxmaps.
Se invece non si vuole rinunciare a nulla, un alimentatore esterno da almeno 5E con uscita da 2A, risolve qualunque problema.
Io ho un Anker da 10A, ad esempio.
Locus per Android ha già la funzione di navigazione vocale, anche su percorsi off road.
Lo proverò, ma dubito che possa precisare cose tipo stare sul marcapiede… 🙂
La versione per windows phone è in beta ma con ottime recensioni e riporta tra le funzioni l’avviso di fuori traccia che è proprio quel che serve per tenere spento il monitor: “Speech synthesis: use the voice of your choice (set in phone settings) to update your progress or notify if you are off track”. Comunque è un problema solo se si è soli o si ha comunque un solo aggeggio gps, in quel caso una batteria tampone risolverebbe.
IMHO un’indicazione vocale di fuori traccia ha senso solo se il sistema ti sta guidando con informazioni vocali. L’alternativa che ho in mente è far partire delle foto che illustrino visivamente il tracciato, sincronizzandole in base alla velocità del ciclista ed alla posizione. Un po’ come i percorsi del sito Paola&Gino. Ma la guida interamente ‘vocale’ come concept mi piace di più.
Un buon programma è anche oruxmap un po’ più ostico nei settaggi, ma in compenso non ha bisogno di connessione a internet e segnala quando si ci si sta allontanando dal percorso.
Ho installato l’app sul mio smartphone e ho montato lo smartphone su un supporto sulla mia cyclette. Tutto pare funzionare a dovere ma, per quanto io pedali con maggiore o minore energia, il puntino blu non si sposta e non mi riesce di raggiungere il percorso. Cosa ho sbagliato? Chi mi dà qualche indicazione più precisa?
Devi montare la Cyclette sul retro di un pick-up e da lì dare indicazioni all’autista. Prova e facci sapere come va.
http://www.openstreetmap.org/relation/5174243#map=13/41.8972/12.5356&layers=C
Gut!
ipbike è a mio avviso il migliore, e ha l’opzione per seguire un percorso in formato gpx
peccato che nei gpx mancano le indicazioni dell’altitudine… 😉 spero di provarlo a breve
È praticamente tutto in piano… 😉