Osservare

Quest’anno, complice un dito "infortunato" e le cure del caso, io e Manu ci siamo ritagliati una vacanza tranquilla. Niente bici, niente località "esotiche", un po’ di mare, escursioni a piedi e… stelle. Domandandomi quale luogo fosse più facilmente conciliabile con tutto il resto, con la discriminante di un cielo particolarmente buio e della raggiungibilità con l’automobile, la risposta è stata: Corsica.

Partiremo quindi col telescopio al seguito, un oculare ed un filtro nebulare nuovi di zecca, a scoprire le meraviglie del cielo più buio nel raggio di molte centinaia di chilometri. Speriamo bene!

Vorrei salutare questa partenza con un commento che mi è uscito di getto in risposta ad un post sulle osservazioni visuali, pubblicato da Marco Cagnotti sul suo blog scientifico Stukhtra, intitolato: Perché sono un "guardone". La tesi di Marco, e da parecchio anche la mia, è che l’emozione del contatto diretto, non mediato, con l’Universo non sia riproducibile guardando delle foto. Qui sotto il mio commento.



Osservare non è solo guardare.
C’è intanto lo studio degli oggetti che osservi, il sapere cosa sono, e questa è cultura.
Poi c’è la preparazione, l’aspettativa, il desiderio, l’attesa del momento.
Poi si parte, in macchina, il bagagliaio pieno di oggetti interconnessi, lo strumento, gli oculari, gli accessori, le mappe, le luci e lucine, "ho preso tutto, o mi sto scordando qualcosa?"
E si finisce da soli, o in compagnia di pochi altri "pazzi", in cima a una montagna sperduta, lontani anni luce dalla civiltà (dei consumi).
E si monta tutto, stazionamento, allineamento, collimazione, stabilizzazione termica, mentre il cielo scurisce lentamente.
Quindi è il momento del piccolo miracolo, fotoni fossili in viaggio da migliaia o milioni di anni vengono raccolti, convogliati nei nostri occhi, a ricostruire immagini fantasmatiche di un universo sostanzialmente al di là della nostra comprensione.
Io penso che sia il massimo esercizio di trascendenza che sia concesso alla nostra specie.
Anche se non abbiamo una parola per esprimerlo migliore di "osservare".

10 pensieri su “Osservare

  1. E' vero, osservare l'universo ti riempie di emozioni e tutto il resto d'incanto sparisce. Sparisce la noia, sparisce la fatica, lo stress, mentre ti immergi nel più vasto oceano che c'è.p.s.: ricordati però ogni tanto di dare un'occhiata alla tua compagna.

  2. Manu ha osservato con me quasi sempre.Quando crollava era in auto a dormire.Più che altro era lei che teneva d'occhio me… essendo dotata di maggior raziocinio.

  3. La mia ovviamente era una battuta.Ma c'era anche un puzzico d'invidia, perchè è difficile trovare un'amica che ti segua.Quando lo propongo a qualcuno o se semplicemente dico che quando ho un pò di tempo libero,  preferisco mettermi a guardare le stelle che andare in giro come un ebete, mi guardano come se fossi una bestia rara.Mah.Saluti.Gennaro

  4. Beh, probabilmente dipende anche da quanto siamo capaci di spenderci per coinvolgere gli altri, da quanto siamo disponibili a spiegare. Comunque concordo, è una passione difficle da trasmettere…

  5. Pingback: Diario di un ritorno alle stelle | Mammifero Bipede

  6. Leggevo il forum colestis e ho visto il link del tuo blog.
    Ho quindi dato un’occhiata e quello che ho visto e letto mi è piaciuto. Complimenti. Approfondirò le letture del tuo blog.
    Bella questa: “Io penso che sia il massimo esercizio di trascendenza che sia concesso alla nostra specie.”
    Con l’aggiunta che nel nostro intimo ben sappiamo che un giorno….saremo là.
    Saluti

  7. Ah magari ne fossi capace di riprese hi-res. Sono un totale novizio e anche troppo pigro!
    Io dicevo “saremo là” inteso come…. l’umanità ci arriverà in quei posti lontani (almeno si spera) che vediamo attraverso l’oculare. Era un omaggio alla fantascienza, quella nobile, quella verosimile, lungimirante.
    Ho letto pure il link sul lutto. Concordo e fa piacere leggere un lucido ragionamento.
    Cmq non ringraziarmi della considerazione, sono io che fruisco e benficio dei tuoi scritti….
    siamo pari 😉
    saluti

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