Quando, ormai non molti anni fa, i nostri computer si affacciarono per la prima volta sulla "rete delle reti" (internet) la posta elettronica si affermò subito come uno tra i primi e più usati strumenti di comunicazione interpersonale. Prima ancora di avere il computer connesso mi facevo salvare i messaggi di posta su floppy, scrivendo sullo stesso supporto le risposte, che mi venivano gentilmente inoltrate attraverso una connessione "in ufficio".
Nei primi anni del presente decennio la posta elettronica visse un momento di boom. Non avendo, all’epoca, linea internet nel mio ufficio, aspettavo di tornare a casa per potermi immergere nella lettura dei messaggi che scambiavo, con amici sparpagliati in ogni dove, sui più svariati argomenti: bicicletta, astronomia, software libero…
Ben presto passammo dalle liste di indirizzi alle vere e proprie Mailing-list, via via che questi strumenti si rendevano economici e facili da configurare. Con poche semplici accortezze si potevano gestire molte decine di mail al giorno, sui più svariati argomenti. La posta elettronica sembrava destinata a realizzare il sogno di un’agorà universale, libera e perfettamente "orizzontale".
Ma il sogno durò poco. Quello che sembrava uno strumento semplice al limite del banale si rivelò invece un "cavallo" molto difficile da domare. Le discussioni finirono col farsi sempre più accese, ed i fraintendimenti continui. La povertà comunicativa delle semplici parole, private del supporto di tutta la parte di "comunicazione non verbale" che inconsciamente siamo soliti utilizzare nel rapportarci agli altri, finì col produrre litigi ed attriti.
Parallelamente alla diffusione della "banda larga", con la possibilità di essere sempre connessi, altre forme di comunicazione entrarono in diretta competizione con la posta elettronica. I Blog, nati inizialmente come dei semplici diari on-line, grazie ai commenti divennero spazio di discussione e confronto. I Forum uscirono dalla nicchia dei "geeks" per offrire la stessa semplicità d’uso dell’e-mail, con in più il vantaggio di essere consultabili a tempo indeterminato, ed aprire le discussioni di gruppi prima ristretti alla curiosità del mondo.
Oggi, a pochi anni di distanza dalla sua introduzione, la posta elettronica soffre il bombardamento dello SPAM, l’imperizia degli utenti meno smaliziati ed una disaffezione di fondo derivata dal sangue amaro di interminabili discussioni che tutti, prima o dopo, in prima od in terza persona, abbiamo dovuto subire.
Persa l’opportunità di diventare veicolo di un’agorà digitale (che si sta ugualmente costruendo con strumenti diversi) la posta elettronica è tornata ad essere poco più che uno strumento di servizio, ancora utile per scambiare informazioni, ma che in pochi si fidano ad utilizzare per discussioni allargate. Ed il mondo continua a cambiare.