È la prima volta che mi trovo a raccontare un volume ancora in corso di lettura, un’eccezione, ma d’altro canto è rarissimo trovare un libro come questo, che pressoché ad ogni pagina spalanca orizzonti di comprensione, e getta una nuova luce su cose che fin qui erano state solo intuite.
Daniel Goleman è l’autore di uno dei saggi più affascinanti dello scorso decennio: “Intelligenza emotiva”. In quel libro si raccontava di come le moderne ricerche sul cervello stessero rimettendo in discussione l’idea stessa di “intelligenza”, passando dalla mera analisi delle abilità “tecniche” (numerica, verbale e visivo/spaziale) a tutta una varietà di abilità e capacità emotive e sociali mai prima prese in considerazione.
Quest’ultimo “Intelligenza sociale” prosegue il cammino intrapreso dal suo predecessore, guidandoci nei meandri delle recentissime ricerche neurologiche. Veniamo così a conoscenza della funzione dei “neuroni specchio”, una delle reti neurali che fa capo all’amigdala, la cui funzione è appunto di riprodurre, con tempi di reazione brevissimi (quindi in maniera del tutto inconscia), le emozioni che appaiono nei volti degli altri sulla nostra stessa muscolatura facciale, comunicando così alla parte razionale del nostro cervello informazioni sulle loro emozioni.
Questo meccanismo così semplice, eppure così inaspettato, è presente in forme ben più rudimentali anche nei primati e nei mammiferi più evoluti, ma non è l’unico. In realtà la percezione che abbiamo delle emozioni dei nostri simili viaggia ad un livello molto più basso e veloce rispetto alle aree cognitive del cervello, e queste ultime lo interpretano di riflesso dalla posizione che “leggono” nel nostro corpo.
Per quanto sconcertante possa apparire questa scoperta, ancora più incredibili sono le sue ricadute negli ambiti della psicologia e delle scienze sociali. Finalmente, dopo secoli in cui l’elaborazione e la definizione dei meccanismi di dinamica interpersonale sono state in mano a correnti puramente filosofiche, guidate da assunti del tutto arbitrari, ora la scienza è in grado di gettar luce sulle dinamiche di base della socialità umana, e guidarci ad una maggior comprensione e consapevolezza di ciò che siamo.
Proseguo nella lettura del libro, ed inevitabilmente prevedo che avrò a scriverne ancora, fra non molto. È raro trovare così tanti insegnamenti, e talmente fondamentali, in un unico saggio. Entusiasmante.
È bello avere un corpo[..] Non cesserò mai di stupirmi della capacità, propria dell’andare in bicicletta, di stimolare pensieri, idee e riflessioni. Proprio ieri, mentre con Manu percorrevamo un’Appia Antica pressoché deserta, in una splendida mattina d’i [..]
http://romap[..] Non cesserò mai di stupirmi della capacità, propria dell’andare in bicicletta, di stimolare pensieri, idee e riflessioni. Proprio ieri, mentre con Manu percorrevamo un’Appia Antica pressoché deserta, in una splendida mattina d’i [..]
Ogni impedimento è giovamento…[..] Ho rubato una delle frasi preferite del mio amico Elio per dare un titolo a questo post. Come mai? Il fatto è che proseguendo nella lettura di "Intelligenza Sociale" di Daniel Goleman mi sono trovato di fronte ad un apparente paradosso [..]
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